Il territorio

L'antico castello di Pontes

il castello di pontes è stata per secoli una importante fortezza della Sardegna orientale. Eretta nell'undicesimo secolo, venne ristrutturata nel Quattrocento con l'aggiunta di una cittadella fortificata. Oggi si presenta in condizioni di abbandono sebbene siano iniziati dei restauri

Il castello di Pontes è uno dei manufatti medievali più importanti non solo di Galtellì ma dell’intera Sardegna. Si trova a un paio di chilometri dal paese su una piccola collina che domina sulla valle del Cedrino. Costruito dai giudici di Gallura nell’undicesimo secolo, passò sotto il controllo di Pisa e, nel 1333, degli aragonesi, sebbene per un breve periodo fu conteso dal Giudicato di Arborea durante il conflitto sardo-catalano.

Il castello fu abitato fino a tutto il Quattrocento: nel 1449 fu ceduto dal feudatario Ernesto Guevara al barone Salvatore Guiso ma nel settembre 1495, con l’abolizione della diocesi di Galtellì da parte di papa Alessandro VI, la sorte del castello fu segnata e in breve fu abbandonato. Pare che due delle torri fossero ancora in piedi alla fine dell’Ottocento, ma oggi si presenta in un pessimo stato di conservazione. Alcuni recenti lavori di restauro hanno portato alla luce tratti della cerchia muraria, una cinta difensiva di fronte alle mura, una torre angolare e varie cisterne parzialmente interrate. 

Il decadente maniero fu fonte di ispirazione per la celebre scrittrice Grazia Deledda, la quale nella sua opera "Leggende Sarde” riportò anche l’antica leggenda popolare che vuole lo spirito del barone ancora presente tra le rovine del castello, sorvegliando le sue ricchezze e interrogando gli sprovveduti visitatori.

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